Auto elettrica in Italia
Approfondimenti
In Italia la situazione relative alle colonnine di ricarica non è molto rassicurante: il nostro paese è in ritardo imbarazzante rispetto ad altri paesi europei e solo negli ultimi mesi Enel ha dichiarato l'impegno ad incrementare il numero delle colonnine.
La scarsa diffusione dei punti di ricarica, peraltro dislocati in modo incomprensibile laddove in alcune località sono in sovrannumero mentre in altre sono del tutto inesistenti o insufficenti, contribuisce a frenare l'interesse verso le auto elettriche nel nostro paese.
E' possibile verificare la diffusione delle colonnine di ricarica in Italia direttamente dai seguenti link;
Esistono colonnine anche di altri operatori, seppur in numero limitato. Vi invito a segnalare i dati delle società installatrici, le vostre osservazioni ed esperienze di ricarica inviando un messaggio o tramite facebook.
Ritengo sia grave che le colonnine italiane si possano utilizzare con la sola tessera di abbonamento dell'operatore. In Europa (ove sono molto diffuse le colonnine CHAdeMO -nel link sopra è disponibile la mappa) e negli U.S.A., le colonnine possono essere utilizzate di chiunque disponga di una qualsiasi carta di credito, utilizzando l'operatore che al momento è disponibile e che offre le migliori condizioni.
E' inconcepibile il motivo per il quale non si attivi il pagamento con le carte di credito (con ogni probabilità in contrasto con la normativa italiana che prevede l'obbligo di accettare il pagamento con carte di debito e di credito), escludendo quindi dall'utilizzo chi non abbia un abbonamento specifico. Peraltro la società elettrica con questo comportamento perde una quota di fatturato di prossima rapida ascesa, senza contare il danno per lo sviluppo del Paese. Si pensi ad uno straniero che recandosi in Italia, non disponendo di un abbonamento con gli operatori locali, sia impedito al rifornimento per l'impossibilità di pagare con carta di credito.
E' necessario inoltre che il rifornimento avvenga in modo più rapido di quanto oggi consentito dalle attuali colonnine, che risultano erogare potenze di circa 1/10 rispetto ai Supercharger.